25/09/12

Recensione: Il sogno della camera rossa

... lo strano non è strano, il semplice non è semplice, il vero non è vero, il falso non è falso.

Il sogno della camera rossa
曹雪芹 Ts'ao Hsüeh-ch'in
Il sogno della camera rossa
Titolo originale: 紅樓夢 Hónglóu Mèng
Anno: 1792
Traduzione di Edoarda Masi
BUR

Pao-yu, nato con una misteriosa pietra in bocca all'interno della nobile famiglia dei Chia, ama trascorrere il proprio tempo componendo poesie con le fanciulle della casa, ignorando gli studi confuciani. Con le cugine Tai-yu e Pao-chai, legate a lui dal filo del destino, formerà un triangolo amoroso dall'esito incerto.

È quasi impossibile riassumere in poche righe un romanzo dalla struttura complessa come Il sogno della Camera Rossa, smisurato affresco nel quale tutti i componenti della famiglia Chia trovano spazio e si muovono come figurine osservate dall'alto da Ts'ao Hsüeh-ch'in, capace di tenere insieme in modo assolutamente coerente un intreccio di situazioni e personaggi che raramente trova eguali nella lettaratura mondiale.
Questa comunità matriarcale è l'ambientazione perfetta per analizzare la Cina del tempo, ma l'ampiezza dei sentimenti descritti ha valenza universale, facendosi specchio dell'umanità nella sua interezza.

Il sogno della camera rossa
Una scena dal romanzo, dipinta da Xu Baozhuan (1810-1873)
(da Wikipedia)
Accanto alla descrizione della vita quotidiana dei protagonisti, vincolata dalla burocrazia e da una rigida etichetta che obbliga ad agire rispettando convenzioni rese immutabili dallo scorrere del tempo, l'autore descrive le reazioni diverse di chi si trova incatenato da quegli usi spesso crudeli, con sorprendente attenzione all'individualità dei suoi personaggi.
I più affascinanti e sfaccettati sono sicuramente le donne: padrone o serve, mogli legittime o concubine, si dedicano agli svaghi più vari, compongono poesie e dipingono, amano e soffrono, ma soprattutto stregano il lettore grazie a una toccante dignità alla quale non rinunciano nemmeno nelle situazioni più dolorose. Indimenticabile la bella Tai-yu, in grado di scrivere versi di eccezionale raffinatezza, ma allo stesso tempo gelosa e fragile, orgogliosa e incapace di mostrare i propri sentimenti per paura di essere ferita; a farle da contraltare c'è Pao-chai, altrettanto attraente, ma modesta e umile, per nulla desiderosa di farsi vanto della sua vivace intelligenza. Il protagonista del romanzo, Pao-yu, giovane diverso da tutti gli altri, dotato di una sensibilità particolare, le ammira entrambe e desidererebbe vivere per sempre con loro e le altre fanciulle della casa, evitando i doveri dell'età adulta.

Intorno a loro si muovono centinaia di altri uomini e donne, le cui storie si sovrappongono a quella principale in un quadro estesissimo da osservare fin nel dettaglio più minuto.
Tanto ci sarebbe ancora da dire su un'opera colossale, ricca di un'infinità di spunti, dal contrasto tra la pragmaticità del Confucianesimo e la spiritualità tao-buddhista, all'attenta analisi della società dei tempi dell'autore passando per elementi autobiografici inseriti in un contesto di finzione. L'unico modo per assaporare l'atmosfera rarefatta e coinvolgente de Il sogno della Camera Rossa è prenderlo in mano e sfogliarlo con calma, perdendosi tra i nomi così simili da creare confusione e le stanze appartate e facendosi trasportare come in un sogno nella Cina dei Qing.
Voto: ★★★★★/5

9 commenti:

  1. Non conoscevo l'opera e questa tua recensione mi ha subito incuriosita. Ho "dovuto" aggiungere questo romanzo alla lista, sempre più lunga, dei libri da leggere.
    In un commento su Anobii scrivono che alcuni capitoli sono stati riassunti dal traduttore, anche nell'edizione che hai letto tu? Perché dispiacerebbe davvero!

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    1. Io l'ho scoperto quasi per caso spulciando tra i libri in offerta ed è stato una rivelazione.
      Purtroppo ti confermo che nell'edizione BUR, che ho letto io, gli ultimi capitoli sono soltanto riassunti. Credo esista un'edizione Einaudi in cui gli ultimi capitoli non ci sono nemmeno e un'altra completa, ma nella collana Millenni, quindi molto costosa. Per iniziare questa edizione economica secondo me è ok nonostante vari difetti (tra cui la rilegatura: ti rimarranno in mano tutte le pagine), se poi dovessi appassionarti puoi sempre comprare l'edizione "lusso" in un secondo momento.

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    2. Vada per l'edizione economica, oppure chiamerò in appello la biblioteca :)

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    3. Se trovassi l'edizione completa in biblioteca fammi sapere se vale l'acquisto!

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  2. Risposte
    1. Questo libro copre una gamma così vasta di sentimenti ed eventi che è quasi travolgente.

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  3. Te l'ho già detto, ma ripeto, scrivi veramente bene. Scusa se mi soffermi sulla forma, ma usi dei termini molto appropriati e allo stesso tempo periodi chiari e scorrevoli, al di là del libro in sé, é un piacere leggerete :-)

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    1. Ti ringrazio tanto, io ce la metto tutta per essere "leggibile" e i commenti come questo mi migliorano la giornata!

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  4. nemmeno l' edizione "Millenni" è completa, l' edizione einaudi più recente è solo la sua versione economica

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